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I 6 nodi alla cravatta più comuni.

"Una cravatta ben allacciata è il primo passo serio nella vita." - Oscar Wilde 

 

Ecco una semplice e pratica guida per annodare la cravatta con i modi più comuni e qualche curiosità: 

1. NODO CRAVATTA SEMPLICE

Il nodo classico: semplice, veloce ed efficiente, soprattutto per quelle mattine in cui sei in ritardo e non hai tempo da perdere. Mentre fai colazione in piedi con il tuo caffellatte e fetta biscottata, metti la cravatta con la fantasia rivolta verso di te e con poche semplici mosse hai fatto il nodo alla cravatta. Ora si corre a lavoro!

Simple Knot Wilmok

2. NODO FOUR IN HAND

Questo nodo è altrettanto semplice con l'unica differenza che la cravatta è rivolta verso l'esterno e quindi richiede un passaggio aggiuntivo.

Veloce ed elegante.

Four in hand knot Wilmok

3. NODO WINDSOR

Entriamo in punta di piedi dentro Buckingham Palace e vi presentiamo il nodo che prediligeva il duca Edoardo di Windsor, il futuro re Edoardo VIII del Regno Unito (quello che poi ha abdicato per sposare l’americana divorziata, se avete visto The Crown su Netflix, sapete di chi stiamo parlando).

Il nodo divenne famoso negli anni ’30 quando Edoardo di Windsor, il cui stile e la cui eleganza facevano tendenza nel campo della moda maschile, cominciò a prediligere nodi piuttosto voluminosi.

Ma attenzione non fu il Duca ad inventare il nodo, nonostante porti il suo nome, tra l’altro non è chiaro se egli lo utilizzasse realmente. Il nodo Windsor fu probabilmente inventato da Domenico Scappino per emulare i nodi larghi del Duca usando cravatte di spessore normale, tant’è che più di qualcuno lo chiama il Nodo Scappino. 

Il nodo Windsor, paragonato agli altri metodi di annodare la cravatta, se eseguito bene permette la realizzazione di un nodo grande, triangolare e perfettamente simmetrico. La sua realizzazione prevede 11 passaggi ed è perciò indicato l'utilizzo di una cravatta lunga. Generalmente il nodo Windsor viene ritenuto adatto alle occasioni più formali. È considerato il modello standard per allacciare le cravatte nel mondo militare italiano.

Windsor Knot Wilmok

4. NODO HALF WINDSOR

Se non si ha una cravatta lunga, ma si predilige un nodo più voluminoso del solito, c’è la variante del Mezzo nodo Windsor adatto a cravatte di media lunghezza ma che mantiene lo stile e l’eleganza del nodo Windsor. I passaggi sono 9 e non richiede una particolare abilità, ma solo pratica, come per tutti i nodi che si rispettino.

Half Windsor Knot

5. NODO PRINCE ALBERT

Rimaniamo in casa Windsor ma torniamo un po’ indietro nel tempo fino alla Regina Victoria per trovare il nodo Prince Albert che è una variazione del nodo Victoria.

Non ci sono prove che suggeriscano che il nodo fosse effettivamente indossato dal suo omonimo, il principe Alberto, marito della regina Vittoria. Questo nodo è leggermente asimmetrico, ma ha un po’ più di volume rispetto al Four-in-Hand, si consiglia di stringerlo bene per dargli un aspetto snello ed elegante.

Prince Albert Knot Wilmok

6. NODO PRATT

È anche noto come nodo Shelby e Pratt-Shelby (no, non QUEL Shelby di Peaky Blinders). Il nodo è stato creato da Jerry Pratt, un dipendente della Camera di Commercio degli U.S.A. alla fine degli anni '50. Divenne popolare sopratutto come nodo Shelby dopo che, Pratt, allora 92enne, decise di insegnarlo al giornalista televisivo Don Shelby.

Il nodo Pratt è insolito in quanto la sua posizione di partenza è "rovesciata verso l'esterno", come il nodo semplice. La lunghezza della cravatta deve essere inferiore rispetto ai nodi Windsor e mezzo Windsor, quindi è adatto a cravatte più corte o uomini più alti. A differenza del four hand knot, il metodo Pratt produce un nodo simmetrico e non molto spesso.

Pratt Knot Wilmok

 

 

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